Selene punta sulla “qualità sostenibile”.

Intervista a Valter Severini, CEO di Selene Spa.
 

Per un’azienda che da sessant’anni produce imballaggi in PE, parlare di sostenibilità è del tutto naturale, perché Selene, l’azienda Italiana leader nella produzione di imballi flessibili industriali, ha affrontato il tema da almeno una decina di anni e oggi ha concretizzato l’avviamento di un nuovo stabilimento produttivo destinato al riciclo e recupero della materie prime seconde.

Ma conosciamo meglio l’azienda parlando con il CEO Valter Severini.
 

Severini, ci parli della sua azienda?

Selene è un’azienda che dalla sua fondazione fa capo alla mia famiglia. Oggi raccoglie ed espande le esperienze maturate in sessant’anni, fornendo un’offerta integrata e sostenibile di prodotti e soluzioni per gli imballi flessibili dei prodotti industriali. Nel corso del tempo abbiamo sviluppato un importante know how nelle tecnologie di estrusione in bolla, stampa flessografica e, da qualche anno, abbiamo affrontato l’intero tema della filiera produttiva approntando un modello di economia circolare che prolunga il ciclo di vita dei prodotti e crea partnership nei segmenti di mercato serviti. La nostra idea di economia circolare è quella di partire dalla valorizzazione dei rifiuti plastici e degli imballi usati per una visione più integrata di fornitura del tutto compatibile con l’ambiente. 
 

Come avete sviluppato concretamente il tema?

Recentemente abbiamo lanciato sul mercato il progetto NextBag™, un processo produttivo sostenibile per imballi industriali che, riciclando materiali in PE, mira a ridurre drasticamente l’estrazione dei prodotti fossili destinati alla produzione della plastica vergine, limitando notevolmente le emissioni di CO2. NextBag™ sviluppa concretamente il tema della produzione circolare attraverso la messa a punto di 3 fasi della filiera

1. recupero e selezione degli imballi usati

2. riciclo di materia prima di qualità

3. riuso della stessa per produrre nuovi imballi

In sintesi puntiamo tutto sul concetto di “qualità sostenibile”, minimo impatto per l’ambiente e massimi risultati in termini di prestazioni dell’imballo. Un obiettivo che oggi è per noi possibile grazie al mix di esperienze e sperimentazione di anni e tecnologie dedicate al progetto all’interno di un nuovo stabilimento dedicato recentemente aperto. La sintesi di questi sforzi a valle del processo è il PRP - il Polimero Riciclato Premium. 
 

Sta parlando di materia prima riciclata?

Certamente, ma non stiamo parlando di un polimero riciclato qualsiasi, il PRP è il risultato attento delle nostre prime due fasi del processo; una materia prima recuperata selezionata con caratteristiche qualitative del tutto simili ai polimeri 100% vergini. Il nostro PRP, per essere dichiarato tale, deve infatti aver superato una serie di rigidi controlli e accurate misurazioni effettuate dal laboratorio SQR - Selene Quality Recycling. Il PRP viene impiegato nello strato intermedio della coestrusione di Selene per la produzione di qualsiasi tipologia di imballo in versione NextBag™, garantendo durevolezza, funzionalità e performance. Oggi riusciamo ad ottenere FFS con il 30% e 50% di PRP - a breve si potrà arrivare fino all’80% - riducendo perfino lo spessore fino al 40%.

Quindi è questo che intende per “qualità sostenibile”?

Certamente. Intendo che il nostro forzo si è concentrato sul produrre, all’interno di un processo circolare, imballi sostenibili che da un lato garantiscano prestazioni e dall’altro possano essere destinati ad un ciclo di vita che può arrivare sino a 10 riutilizzi. Questo rappresenta realmente la risposta concreta alle esigenze del nostro pianeta, oltre che recepire l’impegno della CIRCULAR PLASTIC ALLIANCE che si prefigge di raggiungere entro il 2025, le 10 milioni di tonnellate di plastica riciclata per la produzione di nuovi prodotti. L’esperienza acquisita e la conoscenza dei nostri mercati di riferimento ci fa pensare che esistano ancora margini per ottimizzare l’offerta che Selene può offrire a un numero crescente di clienti.


Quali azioni intendete intraprendere nei prossimi anni?

La strada è in qualche modo tracciata e proseguiremo con la nostra crescita, dando priorità a progetti ad elevata sostenibilità e contenuto tecnologico. La missione è quella di aiutare a preservare le risorse naturali e migliorare la qualità della vita, con processi, prodotti e soluzioni sostenibili per la gestione dei rifiuti e l’ottimizzazione dei mercati serviti, condividendo la creazione di valore con i propri business partner, la società e l’ambiente.

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